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Spazi multisensoriali tra le terapie per l’Alzheimer

XX Giornata Mondiale dell’Alzheimer

Nella struttura Villaggio Amico di Gerenzano la nuova Snoezelen Room. E venerdì 20 settembre un Convegno su Alimentazione e Alzheimer

Gerenzano (VA), settembre 2013 – Ridurre e diminuire i disturbi comportamentali e gli stati d’ansia che accompagnano la malattia di Alzheimer grazie a sempre nuove terapie non farmacologiche. E’ questo l’obiettivo cui tendono i nuovi progetti di spazi multisensoriali  - come la Snoezelen Room appena inaugurata a Villaggio Amico. Il Centro polispecialistico di Gerenzano ha infatti inserito il nuovo spazio nel cuore del Reparto della Memoria, il nucleo riservato all’accoglienza dei malati di Alzheimer e all’assistenza delle loro famiglie.

Pensata per aiutare i bambini con disabilità - perché presenta al proprio interno stimolazioni tattili, uditive, olfattive e luminose che spingono il piccolo a interagire con l’ambiente che lo circonda – la stanza multisensorialesta sempre più prendendo piede anche come terapia non farmacologica per i pazienti con disorientamenti, soprattutto anziani con demenza e morbo di Alzheimer, grazie al suo effetto calmante che favorisce il relax. In ambito Alzheimer, infatti, esistono tanti possibili approcci per indurre il rilassamento del paziente ma, quasi tutti, passano da una relazione verbale e sono quindi applicabili solo quando la persona è nelle fasi iniziali della malattia.

        

Un aiuto multisensoriale, anche a occhi chiusi
Villaggio Amico è alla continua ricerca di nuove terapie di tipo non farmacologico che aiutino gli ospiti del nostro reparto a mantenere un buon progetto di vita, anche quando sono in uno stadio avanzato della malattia”, rileva la dottoressa Marina Indino, direttore di Divisione RSA e CDI. “La Snoezelen room si aggiunge, cosi, alle altre terapie già in essere come la doll therapy, o terapia della bambola, l’arte-terapia, la  musicologia e le attività manipolative”.

La progressione della malattia è uno dei nostri maggiori problemi”, sottolinea la dottoressa PaolaChiambretto, neuropsicologa e responsabile del Nucleo Alzheimer. “Quando i sintomi peggiorano abbiamo sempre meno opportunità di mettere in pratica attività terapeutiche che abbiano  effetti benefici: perché il paziente non ha la possibilità di esprimersi, non riesce più a decifrare adeguatamente un codice verbale, ha perso la manualità per cui non trova più giovamento nel dedicarsi a qualche attività. La Snoezelen, invece, è uno spazio che permette anche all’ospite con una demenza in stato avanzato di trovare un modo di agire, di fare, di rilassarsi.”

Musiche soft, luci soffuse, un contesto morbido, dove muoversi senza farsi male e tranquillamente mettersi seduti e addormentarsi. La palla colorata che quando si tocca cambia colore e offre una sensazione tattile, la cascata di luci in cui ci si può avvolgere, il tappeto morbido e le luci su pareti e soffitto che modificano tonalità e gradi di illuminazione. Sono questi gli elementi che aiutano a restare rilassati e rasserenati. Uno spazio centrale rispetto al reparto, che l’ospite può condividere anche con i propri cari.

La stanza multisensoriale è stata realizzata anche grazie al contributo di una giovane coppia, Mirella e Cristiano, che nel ricordo del nonno malato di Alzheimer, hanno scelto di donare quello che avrebbero speso per le bomboniere del loro matrimonio nella creazione della Snoezelen. “Un esempio davvero virtuoso – conclude Paola Chiambretto - che ci auguriamo possano seguire in tanti”. 

Alimentazione e Alzheimer, quale dieta?
Nel Nucleo Alzheimer la ricerca di nuove e vincenti soluzioni terapeutiche passa anche e soprattutto attraverso la scelta dell’alimentazione più corretta e la cura nella presentazione dei cibi a tavola. Un tema talmente importante da spingere Villaggio Amico a dedicarvi un Convegno in occasione della XX Giornata Mondiale Alzheimer.

Venerdì 20 settembre 2013, nelle sale della struttura di via Stazione, dalle 9 alle 13, l’incontro “L’Alimentazione nella persona con malattia di Alzheimer: prevenzione e/o cura (?)” coinvolge nutrizionisti, geriatri, psicologi, sociologi e specialisti, operatori e familiari, per condividere esperienze e far luce sui benefici di una corretta alimentazione negli anziani e nell’Alzheimer.

 

Sull’Alzheimer
E’ una malattia degenerativa che ha un impatto progressivamente sempre più drammatico sulla vita del paziente e su quella dei suoi familiari. Se al suo esordio la malattia può passare inosservata, in quanto i sintomi che presenta sono lievi e si palesano gradualmente, via via che progredisce colpisce in modo ben più consistente le capacità cognitive determinando deficit comportamentali che annullano la dignità dell’individuo. Come tante lampadine che man mano si spengono, molte capacità come vestirsi, pettinarsi, comunicare diventano azioni difficili da compiere e incomprensibili, mentre la dipendenza dal familiare o da chi presta assistenza risulta totale. Secondo il Rapporto mondiale di A.D.I. - Alzheimer Disease’s International - pubblicato nel settembre 2010, la malattia colpisce oggi nel mondo circa 35,6 milioni di persone. Un numero enorme destinato a raddoppiare nel 2030 e a triplicare nel 2050. In Europa è previsto un aumento del 34% solo in questo decennio. E la realtà italiana  e della Lombardia non si discosta dai grandi numeri.

Dati:A.D.I. -  Federazione Alzheimer Italia

Su Villaggio Amico
Centoquarantaquattro posti, tre piani divisi per tipologia di paziente, otto nuclei di degenza: sono i numeri che descrivono la Residenza Sanitaria Assistenziale di Gerenzano. Vi lavorano 160 operatori, tra dipendenti e collaboratori. La mission di Villaggio Amico é rispondere ai bisogni della persona in ogni fase della sua vita, dall’infanzia alla terza età. Non solo quindi una Residenza per anziani ma una struttura che racchiude al proprio interno un ventaglio di servizi come l’intrattenimento diurno per anziani e per persone diversamente abili, un centro di riabilitazione, poliambulatori medico-specialistici, piscina e palestre, l’asilo nido, un centro di formazione e l’auditorium comprensivo di sale convegni. Fiore all’occhiello della Residenza Sanitaria Assistenziale è il Centro Alzheimer, nucleo specializzato nell’accoglienza dei pazienti e nell’assistenza alle loro famiglie. La struttura ha sede a Gerenzano, punto di incontro delle province di Varese, Milano e Como.